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Ripresa alimentare a rischio, cercasi tecnici e operai

Ripresa alimentare a rischio, cercasi tecnici e operai

Legacoop Agro e Randstad Research, rafforzare Istituti tecnici

ROMA, 22 giugno 2021, 16:25

Redazione ANSA

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Ripartenza dinamica per il settore agroalimentare che potrebbe però essere messa a rischio dal reperimento di alcune figure professionali. A partire dai tecnici dei processi produttivi (75% di difficoltà), seguiti dai meccanici e montatori di macchinari industriali (47%), dai tecnici della produzione e preparazione alimentare (46%), dagli operai specializzati addetti a panificazione e produzione di pasta (43%), da artigiani e operai specializzati nelle lavorazioni casearie (36%). A rilevarlo un focus sul settore agroalimentare realizzato da Randstad Research per Legacoop Agroalimentare, che ha preso in esame le industrie alimentari e delle bevande, concentrandosi sui 10 profili per i quali si registrano le maggiori difficoltà di reperimento. Tre le principali cause, segnala Randstad, è la sotto qualificazione dei lavoratori dal punto di vista tecnico/scientifico (57,8%), seguita dalla scarsa capacità di aggiornarsi e tenersi al passo con i cambiamenti tecnologici e/o organizzativi (31,1%), da altri motivi (27%), dalle scarse capacità di ascolto e di percezione degli obiettivi (22,5%), dalle limitate attitudini relazionali, di negoziazioni, di capacità di risolvere situazioni (22,3%). Un ruolo importante, per colmare questi gap può essere svolto dagli Istituti tecnici superiori (Its), dove quelli attivi in ambito agroalimentare sono 18, collocati in 12 regioni, ognuno dei quali ha la possibilità di caratterizzare i percorsi formativi adattandoli alle esigenze del mercato di riferimento. La via da perseguire è quella di ampliare e rafforzare la capacità formativa degli ITS, in linea con i fabbisogni professionali espressi dalle imprese. Un passo in questa direzione può essere rappresentato dalla riforma del sistema Its inserita nel Pnrr, che prevede l'incremento degli iscritti da 5.097 a 18.750 e dei diplomati da 3.761 a 5.250, il potenziamento dei laboratori con tecnologie 4.0, la formazione dei docenti lo sviluppo di una piattaforma digitale per le offerte di lavoro rivolte agli studenti in possesso di qualifiche professionali. 

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