"L'argine alzato da tempo per evitare l'aumento dei prezzi sugli scaffali è sempre più instabile. Le richieste economiche dei fornitori, infatti, sono sempre più alte. L'aumento dei costi alla fonte riguardano, ad esempio, pasta (+8%), biscotti (+10%), caffè (+5%), farina (+20%), zucchero (+5%) e olio di semi (+10%). Alla base di tutto il costo dell'energia, il Governo deve intervenire subito, in maniere forte e decisa, per per impedire che le famiglie milanesi e lombarde siano penalizzate, oltre che dalle 'bollette', anche dal carrello della spesa". Lo dice Giorgio Panizza, consigliere d'amministrazione del 'Gigante', gruppo della grande distribuzione che conta su una settantina di punti vendita, 48 dei quali in Lombardia, evidenziando come "per il primo trimestre del 2022 siano previsti aumenti del 55% per l'elettricità e del 40% per il gas, un incremento insostenibile e al qual bisogna porre rimedio". "Senza considerare - aggiunge Giorgio Panizza - i rincari dalla plastica (+70%), del vetro (+40%) e della carta e del cartone (+31%) per gli imballaggi che inevitabilmente vanno a incidere su tutto l'andamento delle filiere". "A ciò, poi - conclude il consigliere del 'Gigante' - bisogna aggiungere il costo dell'energia proiettato direttamente sui nostri punti vendita e su tutte le nostre strutture che devono essere illuminate, devono contare sul sistema di refrigerazione per la conservazione degli alimenti e, nel prossimo futuro, con l'aumento delle temperature, sul condizionamento dell'aria".