Un flash mob per sensibilizzare la popolazione sulla salvaguardia dell'ambiente e il contrasto all'abbandono dei terreni olivicoli attraverso la riduzione di emissioni di gas serra (CO2) e il ritorno all'olivicoltura tradizionale e all'agricoltura sociale: è quanto propone l'Associazione Città dell'Olio il 30 ottobre con #Abbracciaunolivo in occasione della VI edizione della Giornata nazionale della Camminata tra gli olivi. La giornata, patrocinata dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ministero della Cultura e Lilt, sarà in 168 Città dell'Olio italiane per 17 regioni coinvolte con la Toscana e la Sardegna che primeggiano con 20 città aderenti, seguite da Liguria (17) e Lazio e Veneto (14).
Nel corso della Camminata tra gli olivi i partecipanti- informa una nota- si terranno per mano e daranno vita a cerchi e girotondi umani intorno agli olivi siti nelle Città dell'Olio. "Un abbraccio condiviso e collettivo- sottolineano gli organizzatori- che servirà a manifestare con un atto dal grande valore simbolico l'amore verso la pianta che più di ogni altra protegge l'ambiente e l'impegno dell'intera comunità nella conservazione del paesaggio olivicolo e nel recupero dei terreni agricoli abbandonati".
"Recenti studi condotti dal Coi, il Consiglio Oleicolo Internazionale, hanno dimostrato- commenta Michele Sonnessa, presidente delle Città dell'Olio- che produrre olio Evo rispettando la biodiversità del territorio fa bene all'ambiente. Forse- aggiunge Sonnessa,- non tutti sanno che un ettaro di olivo cattura l'impronta di carbonio annuale di una persona e che con un litro di olio prodotto si catturano ben 10,65 kg di CO2 dall'atmosfera. Ciò significa che l'intera produzione mondiale di olio di oliva sarebbe in grado da sola di assorbire le emissioni di una città di oltre 7milioni di abitanti come Hong Kong".
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