Dalla Generazione Z ai Baby-boomers, Birra Moretti traccia un ritratto dell''italianità' attraverso l'autopercezione che il Belpaese ha di sé, raccolta da un indagine di AstraRicerche.
Se sulla giovialità convergono tutte le opinioni, a caratterizzare in particolare la Generazione Z, secondo un terzo dei 'giovanissimi', è l'ironia. E non solo: i ragazzi tra i 25 e i 10 anni pensano agli Italiani come a un popolo altruista (27%), si sentono più aperti di mente rispetto alle generazioni che li precedono e più autentici, 'così come sono' (24%). Per i Millennials invece, più delle altre generazioni, è la ricerca del benessere e della felicità sia fisica che mentale a rappresentarli meglio, mentre la Generazione X si riconosce nella creatività.
A percepire l'impegno verso la sostenibilità come un atteggiamento tipico del popolo italiano sono soprattutto i Baby Boomers rispetto alle generazioni successive. Gli italiani rifiutano le etichette a loro dedicate, alcune più di altre: per quasi un italiano su due lo stereotipo più detestato è quello di essere considerati un popolo di indisciplinati, soprattutto dai più giovani.
I momenti a tavola mettono tutti d'accordo, dai meno giovani ai più piccoli: per uno su due è il tratto distintivo dello stile di vita italiano. Al primo posto tra le 'circostanze' che uniscono gli italiani, per la metà degli interpellati, ci sono proprio i pranzi, gli aperitivi e le cene a casa con gli amici.
Subito dopo c'è il ritrovarsi con la ricorrenza dei grandi eventi sportivi come i mondiali di calcio (38%) o semplicemente il mangiare fuori casa in compagnia di chi ci fa stare bene (38%).
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