Creata nel 2020, la "Stella Verde" Michelin è una nuova distinzione che premia i ristoranti - già presenti nella guida - che si sono particolarmente impegnati e distinti per la cucina sostenibile. Si tratta di team e strutture che si fanno carico delle conseguenze etiche e ambientali della loro attività e che lavorano con produttori e fornitori a loro volta sostenibili, con l'obiettivo di evitare sprechi e di ridurre o azzerare l'uso della plastica e di altri materiali non riciclabili. In Italia sono 48 i ristoranti che, in questi due anni, hanno ottenuto la Stella Verde Michelin; 381 complessivamente nel mondo.
"Michelin ha riconosciuto e premiato un progetto nato sostenibile già otto anni fa - afferma Davide Pezzuto, chef del D.One - In un periodo nel quale la sostenibilità non era ancora considerata un valore globale come lo è ora, iniziavamo la conversione dell'azienda agricola in biologica, producendo olio, vino, ortaggi e miele. Sin dal primo menù ho voluto bandire l'uso di ogni tipo di additivo e scenografia artificiale, per concentrare tutta l'attenzione sul gusto e la genuinità dei prodotti. Quattro anni fa abbiamo abolito il menù 'à la carte', e da quest'anno la nuova proposta è quella di un unico menù degustazione, 'Unus', per rimarcare un percorso gastronomico fortemente caratterizzato e contro lo spreco alimentare".
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