(ANSA) - SONDRIO - È morto a Sondrio stroncato da un malore Emilio Rigamonti, 92 anni, alla guida per decenni dello storico salumificio che porta ancora oggi il nome di famiglia anche se alcuni anni fa è passato nelle mani di un colosso brasiliano della carne.
Rigamonti, per tutti il 're' della bresaola, si è accasciato a terra in piazzale Bertacchi, attorno all'ora di pranzo, e i soccorsi sono stati inutili. Nel 2013 aveva partecipato alla festa per il centenario dell'azienda che ha fatto conoscere il salume-principe della Valtellina in tutto il mondo. Lascia la moglie e una figlia.
Il presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, Mario Moro, il cda, i soci ed il personale esprimono il loro profondo cordoglio per la scomparsa dell'imprenditore Emilio Rigamonti, fondatore del Consorzio nel 1998 nonché primo presidente, in carica per lungo tempo.
"Ci uniamo al dolore della famiglia - ha detto il presidente del Consorzio, Mario Moro - e tutto il nostro pensiero va all'uomo e all'imprenditore che era. Ci lascia una persona di estremo valore. Fondamentale è stato il suo contributo per il riconoscimento e la valorizzazione del nostro prodotto Igp. La sua passione per il lavoro e per il territorio ci sono di esempio".
Novantadue anni appena compiuti, subentrato insieme al fratello Giovanni nella conduzione dell'attività di macelleria e salumeria aperta dal padre nel 1913, Emilio Rigamonti ha contribuito a rendere la Bresaola della Valtellina Igp un prodotto conosciuto e consumato in tutto il mondo.
L’amministratore delegato di Rigamonti, Claudio Palladi, assieme ai dipendenti e a JBS esprime sentito rammarico per la scomparsa del fondatore dell’azienda, Emilio Rigamonti.
Emilio Rigamonti aveva aperto, insieme al fratello Giovanni alla fine degli anni Cinquanta, il primo stabilimento produttivo a Montagna in Valtellina, che ancora oggi è sede della società, e in seguito gli impianti a Poggiridenti (negli anni 70) e a Mazzo in Valtellina nel 1986. “Perdiamo un pilastro dell’azienda. La sua intuizione e il suo impegno – ha detto l’Ad Palladi – hanno reso Rigamonti leader nel mondo e la Bresaola della Valtellina IGP un prodotto conosciuto e consumato in tutto il pianeta. Ci legava una profonda stima, sul piano professionale e soprattutto umano. Avevamo festeggiato insieme di recente i suoi 92 anni. La sua è stata una presenza costante e discreta. Ha sempre sentito l’azienda come propria – ha concluso Palladi – abbiamo lavorato fianco a fianco e ci siamo confrontati fino all’ultimo, anche dopo l’acquisizione da parte di JBS, della quale era pienamente soddisfatto. Sentiremo profondamente la sua mancanza”.
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