Contro le politiche agricole dell'Europa, le scelte del Governo e le grandi Confederazioni agricole a difesa dell'agricoltura e dei territori, ma anche del lavoro e delle piccole imprese "dall'attacco delle importazioni", dal "tradimento dei sindacati", "saccheggiati dalla politica" e "martoriati dalle banche". Sono le ragioni della protesta indetta oggi in alcune piazze italiane dal Comitato degli Agricoltori Traditi (C.R.A.). Mobilitazioni già in atto a Frosinone, Latina, Torino, Pescara, Reggio Emilia, Noci (Puglia), ma anche a Bologna, Firenze, Milano, Roma, Caserta e Napoli. E altre si stanno preparando. "Per stasera saranno pronte anche le mobilitazioni in altre città italiane", assicura Danilo Calvani, presidente del Comitato degli Agricoltori Traditi e "sarà una grande mobilitazione nazionale".
Sulla scia di quanto sta accadendo in Germania e in altri Paesi europei anche in Italia la categoria degli agricoltori protesta: "Siamo al disastro, tasse, accordi internazionali anche bilaterali con Paesi che permettono di portare qui merci a pezzi stracciati, ci stanno uccidendo e non abbiamo più rappresentanze sindacali", spiega Calvani.
"Le grandi confederazioni agricole ci hanno tradito - aggiunge amareggiato Calvani - Una delle ragioni principali della nostra mobilitazione è proprio contro di loro. Speriamo vengano azzerate e commissariate. Si sono sedute e prostrate ai diktat. I loro capi prendono stipendi milionari all'anno e noi stiamo morendo di fame. Tutto è partito dalle quote latte, quando ci hanno massacrato e sono andati contro gli allevatori. Stanno applicando lo stesso sistema contro tutti noi".
Ma attenzione, avverte Calvani: "Anche i consumatori avranno un danno, perché non mangeranno prodotti italiani. Siamo allo stremo: si rischia una gravissima crisi alimentare a meno che non cominceremo a mangiare cavallette, vermi e carne sintetica. Qui ci vogliono portare".
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