La spesa a tavola: per il cenone le
bollicine italiane, preferite a quelle d'oltralpe, si confermano
le immancabili superstar dei cenoni con 60 milioni di tappi
pronti a saltare da bottiglie di spumante e prosecco Made in
Italy. Per il menù di Natale, nel piatto in pole position la
tradizione: vongole e frutti di mare per i primi piatti (230
milioni di euro, sui frutti di mare pesa l'effetto granchio blu
che ha decimato le coltivazioni soprattutto nell'alto Adriatico.
Pesce per i secondi piatti (525 milioni di euro); carne, salumi
e uova (540 milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (455
milioni di euro); frutta, verdura e ortaggi (415 milioni di
euro). Pasta, pane, farina e olio (365 milioni di euro). Non
mancherà il tagliere dei formaggi freschi e stagionati italiani
(195 milioni). Chiuderà il paniere il ricco carrello dei dolci
composto da panettone e pandoro in primis, oltre alle tantissime
specialità dolciarie regionali (455 milioni di euro).
Per Natale in viaggio più di 1 italiano su 3. Per Natale
saranno 18,5 milioni a fare i bagagli, tra loro 1 su 4 partirà
per l'intera durata delle Feste. Vincono l'Italia, con le sue
montagne, le città d'arte, le destinazioni termali. E per chi
sceglie le vacanze low cost, tra le destinazioni vincono le case
di amici e parenti. Solo i più facoltosi festeggeranno con
viaggi verso mete esotiche o nelle capitali dei grandi classici,
dal centro nord d'Europa agli States.
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