/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Costa, la norma sui fanghi blocca gli inquinatori

Costa, la norma sui fanghi blocca gli inquinatori

"Abbiamo fissato i limiti a idrocarburi e sostanze pericolose"

ROMA, 24 ottobre 2018, 16:11

Redazione ANSA

ANSACheck
"La norma sui fanghi da depurazione punta a proteggere i cittadini e bloccare chi fino ad oggi ha sparso veleno nei campi". Così in una nota il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa commenta le disposizioni sullo smaltimento dei fanghi dei depuratori contenute nell'articolo 41 del decreto 'Genova e altre emergenze'.

"Non parliamo di fanghi industriali, ma di quelli provenienti dalla depurazione di acque reflue derivanti da scarichi civili e da insediamenti produttivi dell'agroalimentare - spiega Costa -.

Questi fanghi sono ricchi di sostanze organiche e vengono usati come ammendanti. Fino ad oggi non sono mai stati adeguatamente controllati, e nei campi potevano finire anche sostanze inquinanti".

Secondo il ministro "gli idrocarburi presenti nei fanghi non sono necessariamente pericolosi", come quelli naturali contenuti nel burro, nel grasso delle carni o nell'olio d'oliva. A essere pericolosi sono determinati idrocarburi di origine minerale.

"Questi sì che vanno individuati e misurati - chiarisce Costa - proprio per evitare che criminali senza scrupoli possano spandere qualunque cosa nei campi, come potenzialmente poteva avvenire prima, senza che nessuno avesse mai gridato allo scandalo".

Nell'articolo 41 del decreto Genova sono stati fissati limiti agli idrocarburi e a sostanze come diossine, furani, selenio, berillio, cromo, arsenico e altri microinquinanti pericolosi come toluene e Pcb. "Qualora fossero individuati dai controlli delle agenzie ambientali regionali, le Arpa, dall'Ispra o dalle forze di polizia, permetteranno di scoprire l'esistenza di un inquinamento e individuarne il colpevole. Non è quindi un'autorizzazione ad inquinare, ma l'esatto contrario".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza