"Non possiamo più permettere - ha detto il ministro - che si verifichino incidenti come quello avvenuto sull'A1. Il problema è da tempo all'attenzione mia personale e del Governo; infatti con gli Assessori regionali abbiamo di recente condiviso un pacchetto di misure volte a rendere più incisivi gli strumenti di contrasto all'incremento delle popolazioni di cinghiali. In accordo con il Ministero dell'Ambiente, lo scorso 16 novembre abbiamo istituito un gruppo di lavoro incaricato, fra le altre cose, di formulare proposte per l'adeguamento del quadro normativo e sanzionatorio relativo ai danni da fauna selvatica.
La presentazione della relazione conclusiva avverrà entro il prossimo 31 marzo".
"Ritengo sia giusto - ha concluso Centinaio - tutelare la fauna, ma devono esserci delle limitazioni, perché dobbiamo garantire la sicurezza delle persone, nelle campagne e nei centri abitati, oltre ovviamente ai campi e ai raccolti, frutto del lavoro di chi vive ogni giorno di questo. Ricordo che i cinghiali sono responsabili di gran parte dei danni causati dagli animali selvatici alle produzioni agricole e rappresentano un rischio reale di trasmissione di epidemie di grande rilevanza e particolarmente gravi, quali la peste suina africana, che dai Paesi europei del Nord-Est, proprio attraverso i cinghiali, è stata recentemente rilevata in Belgio, e rappresenta una minaccia concreta per le produzioni agroalimentari, in particolare insaccati e prosciutti, vanto del Made in Italy".
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