Dal 15 dicembre entrerà in vigore il provvedimento che vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare, sia tra imprese che nella commercializzazione dei prodotti agricoli. È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo di attuazione della direttiva europea. Lo fa sapere il Mipaaf, nel precisare che vengono definitivamente riequilibrati i rapporti di forza tra le parti negli scambi commerciali, garantendo così un maggiore equilibrio tra gli agricoltori, i produttori e le aziende danneggiate dalla corsa al ribasso e da pratiche non sostenibili. Con il provvedimento, proposto dal ministro Stefano Patuanelli, di concerto con i ministri degli Affari esteri, della Giustizia, dell'Economia e delle finanze e del dello Sviluppo economico, non sarà più possibile imporre condizioni contrattuali eccessivamente gravose, come ad esempio la vendita di prodotti agricoli e alimentari a prezzi al di sotto dei costi di produzione.
Sono 27 le pratiche commerciali sleali vietate, ricorda il Mipaaf, tra cui, oltre al sotto costo di produzione, le vendite dei prodotti agricoli e alimentari attraverso il ricorso a gare e aste elettroniche a doppio ribasso, il non rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili), l'imposizione all'acquirente da parte del fornitore di prodotti con date di scadenza troppo brevi. Per quanto riguarda l'attività di accertamento delle violazioni delle disposizioni previste e alle relative sanzioni amministrative, viene designato il Dipartimento dell'Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaf come autorità nazionale di contrasto.