Via libera dall'Antitrust sul Protocollo d'intesa della filiera lattiero-casearia, sottoscritto lo scorso 9 novembre, per la salvaguardia degli allevamenti italiani. Nel suo parere l'Autorità - secondo quanto si apprende- sottolinea che il Protocollo è finalizzato a sostenere "transitoriamente il reddito degli allevatori in una situazione di effettiva emergenza e di forte impennata dei prezzi". "L'autorità auspica che al termine della durata dell'accordo siano ripristinate modalità di contrattazione che, pur nel rispetto dell'esigenza di garantire redditi adeguato agli allevatori, garantiscano un corretto confronto concorrenziale".
"L'autorità - si apprende - ritiene pertanto di formulare un parere non sfavorevole all'implementazione del protocollo d'intesa sottoscritto da tutti i principali operatori della filiera lattiero caseari e nei limiti di durata da questo stabilite". L'autorità - sottolinea il parere - "ha in passato più volte espresso il proprio orientamento contrario alla definizione di accordi interprofessionali che fissino il prezzo di vendita ribadendo tale posizione con specifico riferimento al settore lattiero caseari".
Confagri, bene via libera Antitrust. Ora attuare accordo
È "un'ottima notizia per gli allevatori che, come tutti gli imprenditori agricoli italiani, sono sotto pressione a causa di un aumento senza precedenti dei costi di produzione". Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti sul parere dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato sul Protocollo d'intesa della filiera lattiero-casearia, sottoscritto lo scorso 9 novembre, per la salvaguardia degli allevamenti italiani. Nel suo parere l'Antitrust, spiega Confagri, sottolinea in particolare che il Protocollo è finalizzato a sostenere 'transitoriamente il reddito degli allevatori in una situazione di effettiva emergenza e di forte impennata dei prezzi degli input produttivi'. "Serve ora il forte senso di responsabilità di tutte le parti interessate - prosegue Giansanti - per dare rapida attuazione all'intesa raggiunta, allo scopo di dare respiro agli allevatori. Ringraziamo il ministero delle Politiche Agricole per la riunione già convocata il 30 dicembre". "Per il futuro - prosegue il presidente di Confagricoltura - l'Autorità garante ha auspicato la messa a punto di strumenti di tutela del comparto agricolo e dell'intera filiera che non disincentivino la competizione sull'efficienza e non inibiscano il virtuoso processo di concentrazione degli allevatori". "È un tema da riprendere ed approfondire in tempi brevi al Tavolo permanente del settore lattiero-caseario che, accogliendo una nostra precisa richiesta, è stato costituito con decreto a firma del ministro Patuanelli", dice Giansanti.
Il Protocollo d'intesa - ricorda Confagricoltura - riguarda gli acquisti di latte UHT, latte fresco, yogurt, formaggi freschi e semi stagionati ottenuti per intero da prodotto italiano. Un "premio di emergenza", sino a tre centesimi di euro al litro di latte utilizzato per i prodotti di cui sopra sarà riconosciuto dalle strutture della grande distribuzione alle imprese di trasformazione che lo gireranno integralmente agli allevatori con una soglia massima di intervento pari a 0,41 euro/litro alla stalla IVA esclusa. Un altro centesimo di euro potrà essere erogato dalle imprese di trasformazione, nel caso in cui non si raggiunga la soglia massima di 41 centesimi al litro.
Copagri, bene Antitrust su latte ma pronti ad agitazione
"Ringraziamo il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli per aver prontamente accolto le nostre sollecitazioni e aver convocato una nuova riunione del tavolo di filiera del settore lattiero-caseario, dimostrando così di avere davvero a cuore le sorti del comparto e dei tantissimi allevatori che sono allo stremo delle forze e hanno un disperato bisogno di certezze per poter programmare il futuro delle loro attività". Lo afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina. "Dall'incontro al Mipaaf, previsto per giovedì mattina, ci aspettiamo molto; chiederemo conto, in particolare, delle ragioni che nella stragrande maggioranza dei casi hanno portato a disattendere quanto convenuto dall'intera filiera e messo nero su bianco nel protocollo di intesa nazionale per il sostegno al comparto lattiero-casearia, stipulato proprio al Dicastero neanche due mesi fa", prosegue Verrascina ribadendo che "se la situazione non dovesse sbloccarsi nel breve periodo, la Copagri è pronta a dichiarare lo stato di agitazione del comparto". "In tale ottica, riteniamo di fondamentale importanza l'intervento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha formulato un 'parere non sfavorevole' in merito ai contenuti del protocollo d'intesa per la salvaguardia degli allevamenti italiani, chiarendo che lo stesso - ad avviso dell'Antitrust - potrà consentire di 'sostenere transitoriamente il reddito degli allevatori in una situazione di effettiva emergenza e di forte impennata dei prezzi degli input produttivi, a fronte delle eccezionali contingenze di mercato e del protrarsi degli effetti della pandemia' ", conclude Verrascina.
Coldiretti, con ok Antitrust alzare prezzi alla stalla
"Ora ci sono tutte le condizioni per rendere immediatamente operativo l'accordo di filiera raggiunto per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla". E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento al via libera dell'Antitrust al protocollo d'intesa della filiera lattiero-casearia che prevede un aumento fino a 4 centesimi del prezzo minimo del latte alla stalla da parte della grande distribuzione e dei caseifici senza che vi sia un impatto sui consumatori. In vista dell'incontro del tavolo latte del 30 dicembre convocato dal ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, l'Autorita' Antitrust riconosce che il Protocollo e' finalizzato a sostenere "transitoriamente il reddito degli allevatori in una situazione di effettiva emergenza e di forte impennata dei costi di produzione" che mette a rischio, secondo la Coldiretti, il futuro di 26mila stalle presenti in Italia. "Davanti all'esplosione dei costi di energia e mangimi è necessario - conclude Prandini - adeguare subito i compensi riconosciuti agli allevatori italiani per tutelare il lavoro e la dignità delle imprese di allevamento ma anche per salvare un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici ed evitare lo spopolamento e il degrado di interi territori soprattutto in zone svantaggiate".
Cia, per allevatori urgente premio da 3 cent al litro
Si chiude finalmente in positivo l'ennesimo anno nero della filiera lattiero-casearia. L'accordo faticosamente raggiunto a novembre, definendo il "premio emergenza stalle" fino a 3 centesimi al litro, trovi ora rapida attuazione per salvare gli allevatori dall'aumento dei costi delle materie prime (rialzi tra il 30% e il 50%). Cia-Agricoltori Italiani prende così atto del parere positivo espresso dall'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato sul Protocollo siglato dalla filiera e rilancia la sfida di una reale accelerata all'intesa per dare ossigeno a un settore da 16 miliardi. Per Cia, infatti, l'ok dell'Antitrust arriva a ridurre drasticamente i tempi già troppo lunghi sull'accordo per il prezzo del latte e non dà più scampo a tutte le parti coinvolte, organizzazioni agricole, cooperative, industria e grande distribuzione, affinché si passi attraverso il tavolo di filiera al Mipaaf, a una vera concertazione per l'applicazione del protocollo. Bene, quindi, per Cia il tempestivo intervento in materia da parte del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e anche la convocazione di una nuova riunione al Mipaaf, prevista per il 30 dicembre. "Permette di procedere senza indugi in una fase già troppo critica per l'economia del Paese a causa del perdurare della pandemia" conclude Cia.
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