"Purtroppo il persistere delle temperature record, unite alla prolungata siccità dei mesi invernali, stanno causando ciò che temevamo: canali per l'irrigazione completamente asciutti e produttori agricoli in grandissima difficoltà. Bisogna intervenire per aiutare la nostra agricoltura, salvare le coltivazioni ed evitare l'abbandono dei campi". Lo afferma il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio che chiede lo stato di emergenza idrica in Val Padana.
"La siccità - ricorda Centinaio - sta colpendo da tempo l'intero territorio del nostro paese, ma la situazione è particolarmente critica nella pianura padana, dove per la mancanza di acqua è minacciata un'importante percentuale della produzione agricola nazionale e dell'allevamento. Una situazione che rischia di avere conseguenze disastrose sul Made in Italy agroalimentare, e che penalizza ulteriormente il settore, già gravato dall'aumento generalizzato dei costi produttivi e dall'inflazione. A causa della siccità - evidenzia il sottosegretario - ci sono già adesso coltivazioni bruciate e alcuni coltivatori hanno deciso di iniziare il taglio del mais pur con perdite considerevoli per salvare il salvabile, mentre nel delta del Po si registra la risalita del cuneo salino che rischia di compromettere non solo l'approvvigionamento dell'acqua per le campagne, ma anche per uso civile". A tale quadro si aggiunge la guerra in Ucraina e le conseguenze sulla disponibilità di cibo, in particolare di cereali. "Per questo porteremo - conclude Centinaio - all'attenzione dei ministri Patuanelli e Cingolani la richiesta dello stato di emergenza idrica in Val Padana e la necessità di accelerare interventi infrastrutturali di medio-lungo periodo per conservare la risorsa acqua e ottimizzarne la gestione".
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