La pesca e l'acquacoltura sono fondamentali per fornire cibo, nutrizione e posti di lavoro in tutto il mondo, ma è necessario intensificare gli sforzi per garantire che l'ulteriore sviluppo sia efficiente, inclusivo e sostenibile e riconoscere il ruolo vitale dei pescatori su piccola scala e degli allevatori. E' il messaggio lanciato dal direttore generale della Fao, Qu Dongyu, che ha aperto la 35/ma sessione del Comitato per la Pesca (CofI35).
"Le nostre risorse devono essere gestite e utilizzate in modo responsabile e in modo sostenibile", ha detto Qu nella riunione, che da oggi al 9 settembre discuterà come coltivare l'acquacoltura globale in modo sostenibile ed equo, migliorare la gestione della pesca e aumentare gli sforzi per eliminare quella illegale non dichiarata e non regolamentata e come garantire la conservazione della biodiversità in un clima che cambia. Tra i punti in discussione anche l'attuazione del Codice di condotta per la pesca responsabile. Per supportarne ulteriormente l'attuazione il Comitato inviterà i paesi ad approvare le prime Linee guida volontarie per regolamentare il trasbordo del pesce; l'obiettivo è stringere le maglie sulle scappatoie che consentono di trasferire senza autorizzazione il pesce proveniente dalla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata da una nave all'altra e di entrare nel mercato.
In occasione dell'Anno internazionale della pesca artigianale e dell'acquacoltura si è tenuto anche un evento per discutere del contributo fondamentale apportato dai piccoli pescatori e dagli allevatori alle comunità in tutto il mondo. "Dobbiamo continuare ad ascoltare le loro esigenze - ha detto Qu - rendendo omaggio a donne, uomini, giovani , Popoli indigeni e comunità rurali che costituiscono la spina dorsale dei sotto settori della pesca su piccola scala e dell'acquacoltura".
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