Il nuovo intervento dell'Accademia fiorentina prende le mosse da un recente studio del centro comune di ricerca della Commissione europea (Jrc) "che ha stabilito che l'etichetta a semaforo sugli alimenti (Nutriscore) è da preferire a quella a batteria (Nutrinform Battery) in quanto più immediata alla comprensione dei consumatori". I risultati di questa ricerca, si spiega, "verranno presi in considerazione per la definizione del nuovo regolamento sull'etichettatura fronte pacco obbligatoria dei prodotti, che la Commissione europea dovrà varare al più tardi nel 2023", per questo, i Georgofili "ritengono opportuno ribadire ancora la propria posizione, scientifica e super partes, pur consapevoli del fatto che la politica potrà non tenerne conto". "Cosa può indurre i politici europei - si chiede Fantozzi - a ritenere che i consumatori siano degli ignoranti non capaci di interpretare correttamente le altre numerose proposte di sistemi di etichettatura sul tappeto? Forse l'essere meno immediati e colorati ma certamente più esaustivi e veritieri viene considerato come un difetto? A questo punto mi sento di dover concludere che, in mancanza di una reale strategica combinazione di interventi, sia veramente più conveniente non procedere alla ufficializzazione di una ulteriore aggiuntiva etichetta volontaria europea, piuttosto che forzatamente accettarne una palesemente insoddisfacente, perché non possiede nessuno dei fondamentali e corretti requisiti richiesti dalla Ue (obiettività, comprensibilità, non ingannevolezza, non negoziabilità, etc.)".
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