"La criticità che non è da nascondere è la peste suina africana che rischia di mettere in ginocchio un intero settore con il pericolo di abbattere migliaia di maiali": così il ministro dell'Agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, al 'Caccia village' di Bastia Umbra, parlando di fauna selvaggia e di misure di contenimento. "L'abbattimento di suini lo dobbiamo evitare a tutti i costi e per questo le misure che intendiamo assumere sono di natura anche sanitaria", ha spiegato.
Sull'abbattimento della fauna selvatica richiesto dagli agricoltori, Lollobrigida ha detto: "abbiamo fatto abbastanza" e ha aggiunto che "una delle prime iniziative proposte da FdI è stata quella di un piano che possa regolare meglio la presenza di alcune specie per salvaguardare loro e la presenza umana all'interno del territorio. A volte non ci si rende conto che immaginare di lasciare le cose come sono, si peggiora l'ambiente. L'assenza di allevamenti e di manutenzione del territorio dei nostri agricoltori devasta l'ambiente, crea spesso i presupposti per aumentare i danni del cambio climatico.
Abbiamo proposto una legge recepita anche da tutte le Regioni italiane, con i carabinieri che verificheranno il meccanismo di selezione e cercheranno di far rientrare le specie in un numero che viene definito tollerabile all'interno del sistema per permettere ad alcune specie di sopravvivere, ma non escludendo ad altre di fare lo stesso, tra cui l'uomo".
Il ministro sui controlli della carne proveniente dalla fauna selvatica ha evidenziato che "il sistema normativo italiano garantisce la massima qualità e i massimi controlli per la tracciabilità degli alimenti". "Il nostro cibo è il più tutelato" ha concluso.
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