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Via libera finale del Pe alle norme sugli imballaggi

Via libera finale del Pe alle norme sugli imballaggi

Il testo ora atteso al Consiglio Ue per la ratifica definitiva

STRASBURGO, 24 aprile 2024, 15:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Via libera finale dell'Eurocamera alle nuove regole sugli imballaggi. Il testo è stato approvato con 476 voti favorevoli, 129 contrari e 24 astensioni. Il testo è atteso ora al Consiglio Ue per ratifica definitiva.
    Il via libera al regolamento sul packaging arriva dopo una lunga e complessa trattativa che ha portato all'ammorbidimento dell'impianto iniziale del provvedimento. Le no-rme sono state votato da un'ampia maggioranza che, oltre ai Socialisti, al Ppe e ai liberali, ha compreso i Verdi e una minoranza del gruppo dei Conservatori, Fdi inclusa. Ha votato invece contro la delegazione spagnola dei Popolari e, restando ferme sulle posizioni iniziali le delegazioni del gruppo Id in blocco, compresa la Lega. Le norme, frutto di un accordo provvisorio con il Consiglio, comprendono obiettivi di riduzione degli imballaggi (del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040) e impongono ai Paesi Ue di ridurre in particolare i rifiuti di imballaggio in plastica. E' stata stabilita una proporzione massima di spazio vuoto del 50% che si applicherà agli imballaggi multipli e a quelli per il trasporto e per il commercio elettronico. In aggiunta, fabbricanti e importatori dovranno garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo. Determinati tipi di imballaggi di plastica monouso saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2030. Tra questi figurano gli imballaggi per frutta e verdura fresche non trasformate e per i cibi e le bevande consumati in bar e ristoranti, le monoporzioni (ad esempio condimenti, salse, panna da caffè e zucchero), i piccoli imballaggi monouso utilizzati negli alberghi e le borse di plastica in materiale ultraleggero al di sotto dei 15 micron.
    Per evitare effetti nocivi sulla salute, il testo vieta l'utilizzo dei cosiddetti "inquinanti eterni", ovvero le sostanze perfluoroalchiliche (Pfas), al di sopra di determinate soglie negli imballaggi a contatto con prodotti alimentari. Sono previsti obiettivi di riutilizzo specifici da raggiungere entro il 2030 per imballaggi di bevande alcoliche e analcoliche (ad eccezione, tra gli altri, di latte, vino, anche aromatizzato, e superalcolici), imballaggi multipli e imballaggi per la vendita e per il trasporto. A determinate condizioni, gli Stati membri possono concedere deroghe di cinque anni a questi requisiti. I distributori finali di bevande e alimenti da asporto dovranno dare ai consumatori la possibilità di utilizzare i loro contenitori e adoperarsi per offrire il 10 % dei prodotti in un formato di imballaggio riutilizzabile entro il 2030.
   

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