L'Organizzazione delle Nazioni Unite
per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) ha aiutato 22 Paesi a
sbloccare 68 milioni di dollari di finanziamenti dal Fondo
globale per l'ambiente (Gef) per affrontare la perdita di
biodiversità, la gestione delle falde acquifere, il cambiamento
climatico, il degrado del suolo e l'inquinamento. Lo rende noto
una nota dell'organismo internazionale. I progetti sono stati
approvati dal Segretariato del Gef e dai Consigli per il Gef
Trust Fund, il Least Developed Countries Fund (Ldcf) e il Global
Biodiversity Framework Fund (Gbff) riuniti questa settimana a
Washington D.C. I progetti prevedono di ottenere ulteriori 273
milioni di dollari in cofinanziamento per promuovere obiettivi
globali per la biodiversità, l'inclusione sociale, la gestione
del territorio e dell'acqua e la riduzione dell'uso di sostanze
chimiche pericolose.
"L'approvazione - afferma Qu Dongyu, direttore generale della
Fao - di questo lotto di progetti giunge alla fine di un anno di
summit ambientali che hanno evidenziato sia la necessità di
finanziamenti per sbloccare la trasformazione dei sistemi
agroalimentari globali sia questa agenda critica. "Non vediamo
l'ora di supportare i Paesi nel raggiungimento dei loro
obiettivi di biodiversità, clima, terra, acqua e inquinamento
attraverso soluzioni per i sistemi agroalimentari sotto la guida
generale dei Four Betters". "Questi progetti - commenta Carlos
Manuel Rodríguez, Ceo e presidente del Gef - contribuiranno a
cambiare il modo in cui produciamo il nostro cibo, carburante e
fibre per affrontare le crisi ambientali globali. Miglioreranno
la coerenza tra i settori agricolo e ambientale e sosterranno i
Paesi e le comunità nell'affrontare le sfide ambientali,
l'insicurezza alimentare e la povertà. Con questo nuovo
finanziamento in atto, è ora altrettanto importante per il loro
successo comunicare in modo efficace i loro obiettivi e impatti"
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