"Il Comitato faunistico venatorio dopo 9 anni torna ad essere riunito e ricomposto in maniera più snella rappresentativo di tutti quelli che operano a tutela della biodiversità e per un'attenta valorizzazione del nostro sistema normativo che prevede alcune attività consentite tra cui c'è certamente l'attività venatoria".
È quanto dichiarato oggi dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida al termine dell'incontro.
"L'uomo è un bioregolatore - ha aggiunto il ministro - sia in termini normativi sia in termini operativi e questo ruolo diventa sempre più importante alla luce degli ultimi eventi. La legge 157 del '92 era una buona legge all'epoca. La ratio per cui era stata normata era una ratio corretta che va salvaguardata ma sono accadute tante cose in questi 30 anni che devono essere tenute in debita considerazione, modifiche in termini di costruzione del sistema normativo, delle sue gerarchie".
"Oggi ad esempio - ha evidenziato - le normative europee incidono più che all'epoca sui sistemi nazionali così come il rapporto tra Regioni e Stato Centrale hanno dinamiche diverse, il ruolo delle Province, diverso, rispetto al '92 e quindi una buona legge deve essere sempre aggiornata, migliorata, mettendo in condizione la magistratura di non dover interpretare eccessivamente ma applicare la norma che il legislatore fa su mandato degli italiani. Ed è questa la ragione per la quale in questo Comitato faunistico venatorio si è cominciato a ragionare fin da oggi su come migliorare le cose per tutti".
"Lavoreremo - ha concluso - a un'azione in grado di affrontare le emergenze ma soprattutto a un'azione di pianificazione in cui il comitato faunistico venatorio, a mio avviso, deve avere un ruolo centrale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA