Nasce Fooi (Filiera Olivicola-olearia Italiana), l'organizzazione interprofessionale dell'olio d'oliva e delle olive da tavola promossa dall'intero tavolo di filiera. Ne fanno infatti parte Assitol per l'industria olearia, Aipo, Cno, Unapol, Unasco e Unaprol per le associazioni di organizzazioni di produttori, Federolio per la federazione nazionale del commercio oleario, Aifo e Assofrantoi per il settore della trasformazione.
"La nascita dell'organizzazione interprofessionale per l'olio d'oliva è un passo decisivo per il futuro del settore. Un risultato storico che era atteso da anni e che fa parte del lavoro strategico che stiamo portando avanti per tutelare e promuovere una delle più importanti eccellenze del nostro Paese'', afferma il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. ''Avere unito tutta la filiera, prima con l'accordo e poi con questa interprofessione, è molto importante e crea le condizioni per far crescere quantitativamente e qualitativamente l'olio italiano - aggiunge il ministro. Con l'organismo interprofessionale dell'olio avremo uno strumento in più per rendere più efficaci e condivise le scelte e le politiche di sostegno, a partire dall'attuazione del piano olivicolo nazionale da oltre 30 milioni di euro. Ora sarà importante lavorare uniti per tutelare il reddito degli olivicoltori e sviluppare sempre di più e sempre meglio un'interazione della filiera in tutte le sue componenti. L'olio Made in Italy da oggi è più forte".
"Finalmente in Italia - commenta Assitol - tutte le componenti del settore si uniscono in un'Interprofessione capace di rappresentare le diverse 'anime' dell'olio d'oliva''. ''Fooi è l'organizzazione interprofessionale di filiera italiana - commenta Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol - per la gestione congiunta e la valorizzazione di tutta la filiera dell'olio, vero e proprio modello per tutti gli altri comparti dell'agroalimentare italiano di qualità. È un mezzo che può contribuire efficacemente e sostanzialmente al miglioramento e al potenziamento del nostro settore, sia a livello quantitativo ma soprattutto qualitativo. Assitol coglie inoltre l'occasione di questa importante accordo - conclude Carrassi - per rilanciare l'importanza del Piano Olivicolo Nazionale (PON), in particolare per quanto riguarda l'importanza e l'urgenza di recuperare il potenziale produttivo dell'olivicoltura italiana, grazie all'aumento delle quantità prodotte nei prossimi cinque anni, mantenendo allo stesso tempo elevati gli standard qualitativi della nostra produzione".