Nelle ultime settimane sono
fortemente aumentate le segnalazioni degli olivicoltori del Sud
e della Puglia, in particolare, per quanto riguarda i furti di
olive. Lo denuncia Unaprol.
"Episodi - si legge in una nota - che hanno come grave
conseguenza anche il danneggiamento delle piante, colpite con
mazze di ferro per far crollare il maggiore numero di prodotto o
addirittura tagliate per rivendere la legna o abbellire le
ville. Il fenomeno, complice l'annata negativa in termini
quantitativi, si sta diffondendo soprattutto al sud, a partire
dalla Puglia, da cui arriva circa la metà della produzione
olearia italiana, ma i furti sono in crescita anche in altre
regioni e a volte riguardano pure le attrezzature agricole".
"Non si tratta più di azioni compiute da singoli, siamo di
fronte a gruppi di delinquenti che agiscono in maniera
organizzata, a volte addirittura espiantando gli olivi - spiega
David Granieri, presidente di Unaprol - Con il calo record della
produzione del 38% previsto per la campagna olearia 2018-2019,
la situazione si è ulteriormente aggravata con tanto di ronde
organizzate dagli olivicoltori per difendere il prezioso
prodotto". "E' quindi assolutamente necessario - si conclude -
che tutte le istituzioni competenti programmino azioni
finalizzate al controllo dei territori e alla cattura dei
responsabili di tali episodi. Per queste persone ci devono
essere pene più severe poiché vanificano mesi di duro lavoro
provocando gravissimi danni economici e deturpano l'ambiente
facendo strage persino degli olivi monumentali".
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