"Sono pesanti, da una prima stima
circa 14 miliardi di euro, i danni provocati dall'ultima ondata
di maltempo nelle campagne del Nord Italia, dalla Lombardia
all'Emilia Romagna, con edifici scoperchiati, piante sradicate,
serre divelte e coltivazioni di mais e frutta abbattute a terra
dalle forti tempeste di vento, trombe d'aria e temporali intensi
e grandinate killer. A rilevarlo è Coldiretti con un primo
bilancio effettuato sugli effetti delle tempeste "che hanno
improvvisamente colpito le campagne a macchia di leopardo in un
inizio dell'estate segnato dal caldo torrido". L'organizzazione
agricola sottolinea che "si tratta di una conferma dei
cambiamenti del clima che si avvertono anche in Italia dove la
primavera 2020 è stata la nona più bollente dal 1800 secondo
Isac Cnr che ha rilevato una temperatura superiore di 0,84 gradi
la media". Coldiretti precisa inoltre che è "una stagione che è
stata anche sconvolta dal clima impazzito in una stagione che è
iniziata con il gelo che ha compromesso le fioriture ed è
proseguita con il caldo torrido e la siccità, per andare a
concludersi con le tempeste di vento e grandine". Il risultato -
sostiene Coldiretti - "è la perdita a livello nazionale di più
di un frutto su tre con il crollo dei raccolti, dalle pesche
alle nettarine (-28%) alle albicocche (-58%) fino alle ciliegie
ma danni sono stati subiti anche da verdure ed ortaggi con la
perdita del lavoro di un intero anno in molte aziende agricole".
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