In Italia il 65% degli intervistati dichiara di conoscere "molto bene" il logo biologico dell'Ue, che è obbligatorio sulle confezioni dei prodotti biologici. Un 21% lo conosce abbastanza, il 7% non molto bene e un 7% per niente. E' quanto emerge da un'indagine riguardante il ruolo dei consumatori in merito agli aspetti in gioco nell'acquisto di prodotti alimentari in Italia, Francia e Germania. La ricerca è stata commissionata da Biols.Eu, progetto internazionale a cui collabora il consorzio italiano European Organic Partners (Eop) e Bionext, organizzazione olandese della filiera biologica. Il progetto, con una campagna triennale (2019-2021), si articola con progetti in Germania, Francia e Italia grazie al finanziamento dell'Unione europea. L'obiettivo principale- spiega una nota- è quello di promuovere lo stile di vita biologico.
Con l'indagine viene segnalato in particolare che "a causa dell'assenza del marchio biologico nazionale in Italia, la conoscenza del logo biologico dell'Ue è migliore in Italia che in Francia e in Germania, dove esistono invece loghi nazionali (volontari) molto conosciuti". L'analisi riporta inoltre che "in Italia, i consumatori sembrano essere meno sensibili al livello di prezzo più elevato dei prodotti biologici: il 18% degli intervistati afferma che il prezzo (più alto) è ciò che contraddistingue maggiormente il biologico rispetto al cibo convenzionale, in Francia e Germania è rispettivamente il 27 e 29%". E' inoltre risultato che "quasi un non consumatore italiano su tre di prodotti biologici non acquista questi articoli perché ritiene che il biologico sia troppo costoso"
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