Difesa e valorizzazione del suolo passano attraverso il riconoscimento dell'agricoltura biologica quale alleata strategica nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal Ue. A sostenerlo è Cia-Agricoltori Italiani, in occasione del primo webinar sul tema rivolto ad agricoltori e tecnici nell'ambito del progetto Soil4Life che la vede in campo anche con il nuovo portale ciaperilsuolo.it.
Due gli aspetti alla base della riflessione: il contributo del biologico al miglioramento delle condizioni microbiche nel suolo, agevolando il controllo sulle malattie e la resa delle colture; la leadership dell'Italia in Europa, grazie anche agli 80 mila operatori impegnati in un settore che vale 3,5 miliardi di euro con 2 milioni di ettari di superfici coltivate, il 15,8% della Sau nazionale. Il tema del biologico, rileva Cia, connette la promozione di un uso sostenibile del suolo, in quanto risorsa limitata e non rinnovabile, obiettivo di Soil4Life in linea con l'Agenda 2030 Onu e le Linee Guida Volontarie Fao, alle opportunità della Pac 2023-2027. Un ambito nel quale, spiega Cia, resterebbe strategico il trasferimento del sostegno al biolo nei pagamenti diretti. All'orizzonte, infatti, il campanello Ue che ricorda l'obiettivo del 25% dei terreni coltivati a biologico entro il 2030. In parallelo per Cia, corre la vera sfida della gestione del suolo che contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici trattenendo carbonio e preservando biodiversità sotterranea. Secondo il delegato della Giunta Cia per il biologico, Cristiano Fini - occorre sollecitare l'Europa per più semplificazione e competitività attraverso la nuova Pac e con il prossimo governo tornare al confronto affinché gli agricoltori bio siano al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Prioritaria, infine, resta l'approvazione anche alla Camera della legge sul biologico che contiene misure importanti per favorire l'ulteriore crescita di un settore chiave sotto il profilo economico e ambientale.
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