Si fa largo l'agricoltura 4.0 e aumentano quanti credono, nonostante alcune barriere, sempre di più nei vantaggi dell'innovazione intraprendendo un percorso di digitalizzazione o dichiarando di voler iniziare a breve (65,7%) un cammino di tecnologia. E' quanto emerge da un' indagine condotta dall'Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari) e l'Università di Wageningen (Olanda) in collaborazione con Image Line, azienda Hi-Tech italiana specializzata nelle soluzioni digitali per l'agricoltura. La ricerca ha visto il coinvolgimento di circa 1.000 agricoltori italiani chiamati a esprimersi sul ruolo del digitale in campo, su come è cambiato il lavoro di filiera in base alla propria esperienza e le proiezioni per il futuro nell'ottica di smart farming. Con i risultati dell'indagine risulta che il 51,17% afferma di aver usato o di utilizzare soluzioni di smart farming e tra gli adottanti gli strumenti più utilizzati risultano essere i sistemi gestionali (73,9%). Oltre il 65% ha affermato di avere le conoscenze per poter utilizzare gli strumenti di smart farming e che interagire con le nuove tecnologie risulta essere chiaro e comprensibile. Risulta inoltre che tra gli strumenti digitali più utilizzati ci sono anche i sistemi geolocalizzati/Gps connessi ad attrezzature agricole (43,3 %).
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