Acquistare una pesca dolce e croccante da mangiare subito ma anche a distanza di diversi giorni tenendola perfino fuori dal frigorifero. E' il sogno nel cassetto di tanti consumatori stanchi di frutti troppo deperibili e dai sapori 'a sorpresa', due fattori che nel tempo hanno provocato una certa disaffezione. Da questo presupposto è partito il progetto di ricerca del Crea dedicato alla pesca stony hard, varietà di origine orientale caratterizzata appunto da una scarsa o nulla emissione di etilene alla maturazione. Il segreto è prolungare la durata di vita del frutto sull'albero e raccoglierlo ad uno stadio di maturazione più avanzato, il chè garantisce caratteristiche organolettiche ottimali con un'elevata dolcezza e croccantezza. Il tutto allungando il calendario di maturazione che va da inizio luglio a fine agosto.
"Le stony-hard hanno caratteristiche molto innovative rispetto a quelle in commercio", spiega all'ANSA la ricercatrice del Crea Daniela Giovannini, "la polpa è molto soda e croccante quasi come una mela, inoltre avendo un periodo di fioritura tardivo, sono meno esposte ai danni da freddo di fine inverno che nelle due ultime annate ha compromesso la produzione in molte aree". E sono proprio i dati Ismea a preannunciare la campagna 2021 tra le più complicate degli ultimi 30 anni, con frutteti falcidiati dal gelo in fase di fioritura e raccolti in calo del 10%. Sul fronte del mercato, rileva l'Istituito, la domanda è lenta con prezzi all'origine non soddisfacenti per i produttori, mentre quelli al dettaglio su livelli tali da scoraggiare gli acquisti. Dall'inizio dell''attività di miglioramento genetico per il carattere stony hard l lavoro di incrocio e selezione del Crea ha portato a perfezionale l'estetica dei frutti per forma e per colore della buccia dal bicolore rosa-rosso sfumato al rosso deciso per riconquistare il consumatore sempre più attenti al mix tra sapore ed estetica.
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