In Emilia-Romagna "la campagna 2021 della frutta estiva è stata molto eterogenea e condizionata da gelate, cimice e fitopatie varie.
Complessivamente c'è stato un calo produttivo importante, i prezzi comunque sono stati buoni per chi ha avuto disponibilità di prodotto. Buono l'andamento dell'export sui mercati europei dove c'è stata carenza di prodotto".
Così Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna, fa il punto sulla stagione commerciale che si avvia alla conclusione.
"In Emilia-Romagna - dice Minguzzi - le produzioni di drupacee sono mancate per almeno il 50% ma in modo molto eterogeneo, con aziende agricole che hanno raccolto l'80% e altre che non hanno raccolto neppure il 10%; la differenza l'hanno fatta i sistemi antibrina che quest'anno hanno funzionato, diversamente da quello che è successo l'anno scorso.
Riguardo ai prezzi di pesche/nettarine, albicocche e susine finora sono stati buoni, ma leggermente inferiori a quelli dello scorso anno". Si preannuncia invece un'altra campagna disastrosa per le pere, conseguenza dei danni da cimice asiatica, superiori allo scorso anno sia nelle pomacee che nelle drupacee.
A questo proposito, secondo Minguzzi, "vanno riammessi prodotti o vanno cercati sistemi più incisivi di difesa, poiché il lancio degli antagonisti della cimice asiatica sembrano non essere sufficienti e comunque in ritardo". (ANSA).