Dare più valore al florovivaismo per vincere la sfida del Green deal, settore chiave come tutta l'agricoltura della transizione europea. L'Ue, infatti, chiede azioni chiare e programmazione di medio e lungo periodo anche ad un settore strategico per servizi eco-sistemici, economia circolare e benessere della collettività. E' il messaggio lanciato alle istituzioni dall'Associazione Florovivaisti Italiana, convinta che l'Italia debba fare la sua parte con una puntuale pianificazione della forestazione, un supporto all'innovazione e alla sostenibilità delle imprese e non ultimo l'approvazione del disegno di legge sul settore all'esame del Senato. In un incontro con il sottosegretario delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e il presidente della Commissione Agricoltura al Senato Gianpaolo Vallardi, l'Associazione ha precisato la necessità di stringere a livello istituzionale sul fronte della promozione del Made in Italy, ma anche di essere chiamata in causa sui processi decisionali sui temi ambientali gestiti dal ministero della Transizione ecologica.
Secondo i Florovivaisti è fondamentale avere contratti per la forestazione e per il verde, un piano a supporto delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole, nel processo di ammodernamento in chiave sostenibile; questo per cogliere gli incentivi messi a disposizione, tenendo sott'occhio anche il tema dei rincari delle materie prime necessarie al settore e motivo di criticità imprenditoriale. Il settore, infatti, potrà essere all'altezza degli obiettivi Ue se potrà superare lo scoglio del riconoscimento giuridico, grazie anche al ddl n esame al Senato che dota il comparto di un Piano nazionale con anche investimenti importanti in ricerca e promozione.
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