Spingere l'acceleratore sui contratti di filiera per i cereali tra il mondo della produzione e quello dell'industria per stabilizzare il mercato. E' quello che sta facendo Cai - Consorzi Agrari d'Italia nell'annunciare che oltre 1 milione di quintali di grano duro italiano sarà impiegato da alcune delle più importanti industrie molitorie nazionali per la produzione di pasta 100% italiana, valorizzando così il lavoro delle aziende agricole.
Cai, primo hub della produzione organizzata infatti, in queste settimane è impegnata a rinnovare i contratti di filiera gestiti nelle proprie strutture. Grazie a questi accordi, spiega Cai, i produttori riescono ad ottenere migliori condizioni sul mercato in modo da valorizzare le caratteristiche qualitative del raccolto. I contratti stipulati prevedono la possibilità di fissare prezzi minimi garantiti in base al valore del mercato già al momento delle semine, con diversi premi per le fasce proteiche più alte. A questi accordi, fa sapere Cai, seguiranno contratti per il grano tenero, l'orzo, l'avena e altri cereali.
"Stiamo lavorando per costruire queste sinergie durature tra produzione e industria per valorizzare i cereali di qualità 100% italiani e garantire ai consumatori prodotti eccellenti", spiega il responsabile cerale di Cai, Andrea Pasini, secondo il quale la strada è quella di "incrementare la produzione cerealicola italiana di qualità e continuare a spingere su questo tipo di contratti, unico strumento in grado di dare certezza e stabilità a tutta la filiera".