Il focolaio di Peste suina africana (Psa) scoppiato tra Piemonte e Liguria si è per ora contenuto lungo le direttrici autostradali della Voltri-Sempione, della Genova-Serravalle e della bretella tra Novi Ligure e Tortona.
Un'area 'rosso scuro' dentro la zona infetta che nel suo insieme riguarda invece il territorio di 114 comuni nelle due regioni, oltre a una settantina in una zona di confine. "Stiamo lavorando per creare barriere fisiche che delimitino ulteriormente la zona infetta e abbiamo chiesto alla concessionaria autostradale di rafforzare a sua volta le reti di recinzioni", spiega all'ANSA Angelo Ferrari, direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte Liguria Valle d'Aosta, designato come commissario straordinario interregionale per l'emergenza Psa.
All'unità di crisi nazionale, convocata martedì, si parlerà inoltre del caso di Genova, sul greto del torrente Bisagno, "situazione che merita particolare attenzione anche di ordine sanitario", spiega Ferrari.
I casi accertati di Peste suina africana tra i cinghiali nell'area infetta sono al momento 27, di cui 14 in Piemonte e 13 in Liguria, le carcasse esaminate 53; per le altre zone delle due regioni le analisi, condotte su 94 campioni, hanno dato tutte esito negativo.
Il virus, di cui sta procedendo al sequenziamento nel centro specializzato di Teramo, è molto contagioso tra cinghiali e suini, ma non si trasmette all'uomo.