Ogni anno nel mondo si sprecano in media quasi 74 chili di cibo a testa e quasi 1,4 miliardi di ettari di superficie agricola vengono usati per produrre cibo che poi non viene utilizzato. Tutto questo, mentre oltre 800 milioni di persone vivono nell'emergenza alimentare. È il messaggio lanciato dal vice direttore generale Fao, Maurizio Martina, alla vigilia della 9/a Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare 2022, domani 5 febbraio, che vede le Istituzioni impegnate per affiancare i cittadini nel percorso verso stili di vita sostenibili, presentata oggi a Roma. "Sono numeri impressionanti che devono spingerci a reagire", fa sapere Martina, secondo il quale "è molto importante il lavoro costante di monitoraggio svolto dalla Fao per quantificare la perdita e lo spreco di cibo e fornire assistenza ai paesi che si adoperano per contrastarli".
Nella lotta allo spreco, secondo il rapporto di Waste Watcher International, cresce l'attenzione alla sostenibilità. I dati Conai confermano che quasi 1 italiano su 2 è disposto a pagare fino al 5% in più per un imballaggio capace di conservare più a lungo un prodotto alimentare, mentre 1 su 4 cerca informazioni sui materiali con cui è composto e sul suo conferimento in raccolta differenziata. "Dobbiamo puntare allo spreco zero, coinvolgendo tutti gli attori della filiera, dal Governo alle Amministrazioni locali, dalle associazioni di cittadini alle imprese", fa sapere il sottosegretario alla Transizione Ecologica, Vannia Gava, mentre la viceministra Affari Esteri Marina Sereni si dice orgogliosa che all'Italia si guardi come ad un modello virtuoso e vincente di diplomazia alimentare, sintetizzando la vocazione nazionale a sistemi alimentari sostenibili e salutari. La Commissione europea, infine, è in prima linea in questa lotta, ricorda il Capo della Rappresentanza in Italia Antonio Parenti: con la piattaforma sullo spreco alimentare del 2019 unita al Green Deal e alla promozione dell'economia circolare, continua a sostenere una visione integrata in linea con l'agenda di "One Health, One Earth".