(ANSA) - LUCCA, 25 FEB - Siglato il protocollo di collaborazione tra Coldiretti Toscana e la start-up CanapaFiliera per far partire su 1.000 ettari la filiera della canapa da fibra in Toscana assicurando così una prima risposta strutturata alla crescente richiesta di materie prime naturali alternative, sostenibili e di qualità, da parte di settori chiave del Paese come l'industria cartaria, l'abbigliamento e la bioedilizia. Firmato a Lucca, in occasione di un incontro promosso da Coldiretti Toscana alla Lucense, che gestisce il Distretto Tecnologico Cartario della Regione, il protocollo di collaborazione tra la principale organizzazione agricola regionale, Coldiretti appunto, e la CanapaFiliera srl, start-up con sede a Vecchiano che è pronta ad attivare l'innovativo impianto per la lavorazione della canapa ad economia circolare attraverso il quale intende produrre fibra di qualità. Nulla della preziosa canapa, che in Toscana, veniva prodotta in grande quantità fino agli anni '30-'40 per essere sostituita progressivamente da altre coltivazioni.
Tra i punti chiave del protocollo: i sementi saranno forniti da CanapaFiliera mentre la coltivazione sarà a cura dell'azienda agricola che aderisce al progetto; c'è il riconoscimento di un pagamento del quantitativo prodotto al prezzo convenuto nel contratto, anche prevedendo garanzie finanziarie a tutela del produttore. "Con i presupposti giusti che sono quelli di un contratto di filiera con regole chiare che assicurino una adeguata remunerazione alle imprese agricole, al di là degli aiuti della Politica Agricola Comunitaria, l'agricoltura può sicuramente diventare protagonista di questa nuova filiera che si pone tra gli obiettivi anche quello di ridurre progressivamente la dipendenza nei confronti dei paesi oggi produttori. - ha precisato il Presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi - Da parte nostra ci sarà il massimo impegno nel diffondere tra i nostri associati ed individuare un numero consistente di aree da destinare fin da subito alla coltivazione della canapa sativa. In Toscana può nascere qualcosa di veramente importante, sostenibile e a lungo termine. Oggi, con la sottoscrizione del protocollo, abbiamo fatto un primo passo verso questi obiettivi green".
Inserita tra le pratiche colturali ammesse dalla Politica Agricola Comune (Pac) tra marzo e luglio mese in cui viene raccolta, la canapa è una perfetta coltura rotativa per reintegrare il terreno di sostanze preziose, ed in alcuni casi anche a bonificarlo, che può rappresentare una interessante forma di integrazione al reddito agricolo. Ad illustrare le caratteristiche del nuovo impianto e le fasi di lavorazione della canapa, ancora in fase di collaudo, ma prossimo a partire, sono stati Giuseppe Vitiello e Domenico Vitiello, titolari di CanapaFiliera Srl: "L'impianto nasce dall'esperienza italiana ed è stato concepito per colmare il vuoto che esisto oggi nel nostro paese. La domanda di canapa da fibra c'è, ed è in crescita, manca la materia prima. Abbiamo scelto la zona tra Pisa e Lucca per l'esistenza del Lago di Massaciuccoli, dove un tempo già si coltivava canapa, con la sua grande estensione candidandosi a diventare il primo polo in Italia. La ricerca e gli studi di Lucense oggi ci dicono inoltre che possiamo produrre un filato di canapa 100% da economia circolare senza quindi sprecare nulla così come altri materiali per la bioedilizia ed altri settori".