"Il maltempo - evidenzia Coldiretti - si abbatte su terreni secchi per la siccità che non riescono ad assorbire l'acqua", ricordando che "sono 230 i comuni in Puglia a rischio idrogeologico con pericolo di frane e smottamenti secondo dati Ispra". Secondo la Coldiretti regionali "i cambiamenti climatici provocano danni perché colpiscono un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile": "risultano 'mangiati' 158.695 ettari in Puglia, dove nel 2021 sono andati persi altri 500 ettari di campagne".
"Di fronte alla tropicalizzazione del clima - conclude l'organizzazione - occorre ridurre il consumo di suolo e organizzarsi per raccogliere l'acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo sono necessari interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l'acqua piovana in modo da gestirne l'utilizzo quando serve".
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