In Piemonte grandine e vento si sono abbattuti nella zona di Baraggia (Biella), Bellinzago e Caltignaga in provincia di Novara con danni sul riso mentre in Emilia nella zona di Parma violentissime grandinate hanno colpito Bedonia e Fontanellato, e nel Modenese il forte vento ha fatto cadere a terra una parte consistente delle pere abate con perdite fino al 50% in alcune aziende. Anche in Romagna nel Ferrarese è iniziata la conta dei danni a pere, mais mentre la furia del nubifragio ha distrutto serre e coltivazioni di angurie e sfondato tetti.
In Liguria ingenti danni nel Tigullio compreso il primo entroterra dove sono state colpite le coltivazioni olivicole, viticole e orticole. A La Spezia ci sono danni alle strutture.
In Toscana nella zona di Massa Carrara - spiega Coldiretti - sono stati colpiti vigneti, olive, pesche, pere e mele. Disperse anche decine di famiglie di api.
Nel Lazio gravi danni che vanno da alberi di ulivo sradicati alle coperture delle serre divelte. In Friuli Venezia Giulia il maltempo ha colpito in particolare le province di Udine e Pordenone. La pioggia - conclude Coldiretti - era attesa per combattere la siccità ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa. I forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine aumentano solo i danni.
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