Nel 2021, anno in cui le ricerche di
mercato indicavano per i prodotti senza additivi e pesticidi un
forte interesse dei consumatori, pari al 57%. E ora
Zuegg, storica azienda veronese che dal 1890 fa trasformazione
della frutta, compie un nuovo passo verso la sostenibilità
finalizzato a promuovere l'adozione di un modello alimentare
sano e genuino, fondato su un'agricoltura a basso impatto
ambientale. La frutta, tutta italiana, è superiore - precisa il
brand dei succhi e composte - sia in termini di percentuale
nella ricetta che in termini di sostenibilità perché non
contiene tracce di pesticidi chimici, ovvero quelle sostanze
utilizzate per preservare la frutta dagli attacchi degli
insetti, che grazie a questo tipo di agricoltura naturale non
restano né nella buccia né nella polpa. In particolare Zuegg sta
implementando un sistema di governance che prevede una policy
interna sempre più attenta al tema della sostenibilità. Questo
si concretizza non solo nella promozione di un'agricoltura
sostenibile ma anche nella riduzione dei rifiuti alimentari e
dei consumi idrici, oltre all'efficientamento del packaging, più
green e facilmente smaltibile. "Siamo convinti che l'unico
modo per realizzare prodotti sostenibili - ha detto Martina
Zuegg, amministratore delegato del gruppo - sia prendersi cura
della terra attraverso la salvaguardia della biodiversità, delle
risorse naturali e riducendo gli sprechi." In questo contesto
viene considerato "fondamentale", ha sottolineato, il ruolo
degli agricoltori, che ogni giorno contribuiscono con rispetto,
metodo e cura all'applicazione del "metodo Zuegg", fondato su
sicurezza alimentare e qualità. Zuegg, nata nel 1890 a Lana
d'Adige come piccola attività agricola familiare, in oltre
centotrenta anni di storia, è diventata un gruppo industriale
internazionale con oltre 585 addetti ed un giro d'affari pari a
circa 266 milioni di euro (fatturato 2019).
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