(ANSA) - PERUGIA- Monini lancia lo Zefferino d'Oro, per la valorizzazione del lavoro dei frantoiani d'Italia, produttori di olio extravergine italiano per i prodotti Monini.
Un riconoscimento alla qualità che prende il nome dal fondatore, Zefferino Monini nonno dell'attuale dirigenza.
"Un'occasione celebrativa - spiega l'azienda - che rappresenta anche l'ufficializzazione di un percorso intrapreso da un leader di settore a favore di un sistema olivicolo trasparente e garante verso i consumatori, ma anche in grado di proteggere chi, come gli olivicoltori e i frantoiani, si trova sempre più spesso schiacciato tra emergenze climatiche e contingenze economiche".
"Il nostro lavoro - ha spiegato il presidente e ad, Zefferino Monini - si basa da sempre nel saper riconoscere un olio di qualità, frutto di un frantoio di qualità e delle capacità di chi vi opera".
"L'auspicio - ha sottolineato - è che questa scelta possa rappresentare un primo passo di filiera verso un olio extravergine italiano che sia sempre più di qualità e verso un sistema che protegga la ricchezza del nostro territorio.
L'olivicoltura italiana non sta vivendo un momento semplice: c'è bisogno di un cambio di rotta, di un'evoluzione verso una produzione moderna e sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e ovviamente sociale. Un cambiamento a nostro avviso non più demandabile, che richiede uno sforzo congiunto di tutti gli attori della filiera".
Nonostante l'annata complicata da un andamento climatico sfavorevole, la partecipazione dei frantoiani è stata corale: hanno infatti aderito all'iniziativa la totalità dei produttori che, dalle regioni più vocate d'Italia, conferiscono a Monini olio extravergine 100% italiano, da cui prende vita uno dei prodotti tradizionali di Monini: il GranFruttato.
Oltre la metà dei frantoiani lavora con Monini da più di 10 anni, gli altri da 15/20/30 anni.
"I rapporti di filiera - questo il pensiero di un frantoiano che collabora con Monini da oltre 30 anni - rappresentano uno strumento fondamentale per fortificare la tracciabilità e quindi la provenienza del prodotto. In questo sarebbe utile eliminare step intermedi che possono risultare superflui o fuorvianti, riducendo così i passaggi". (ANSA).