Stando alle indagini svolte dai carabinieri del Noe, la ditta specializzata nel confezionamento e nella vendita di piantine aromatiche con marchio bio, avrebbe svolto la propria attività in violazione della normativa ambientale. Sarebbe stato accertato il deposito incontrollato e l'abbandono di rifiuti liquidi derivanti dai servizi igienici, ma anche lo scarico abusivo delle acque provenienti da una vasca di accumulo, contenenti concimi chimici e fitofarmaci, direttamente nel 'canale Bottaro', affluente del fiume Sarno. Le indagini hanno consentito, inoltre, di accertare l'utilizzo, per l'irrigazione e quindi per la produzione di piante alimentari (basilico, prezzemolo, origano e salvia) destinate al consumo umano, di acque sotterranee prelevate da un pozzo abusivo, micrologicamente e chimicamente contaminate per la presenza di batteri coliformi, escherichia coli, enterococchi intestinali, indicativi di un elevato stato di contaminazione di origine fecale.
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