Per valutare e individuare le migliori caratteristiche di quei terreni e analizzarle per scegliere quale coltura vi si adatta meglio, sono state utilizzate tecnologie avanzate che comprendono quelle aerospaziali. I dati, studiati ed elaborati, sono stati integrati in una piattaforma utile a supportare le decisioni per una pianificazione strutturata del territorio, con l'obiettivo di tutelare e valorizzare gli agrosistemi locali, tenendo conto dei cambiamenti climatici in corso.
Sulle quattro macro-aree individuate sono state compiute oltre 24 rilevazioni satellitari e 30 con l'utilizzo dei droni, in 8 aziende agricole coinvolte nel progetto. "Siamo particolarmente soddisfatti del lavoro svolto dai nostri ricercatori in collaborazione con Agris Sardegna - ha sottolineato Giacomo Cao, amministratore unico Crs4 -.
Auspichiamo che le metodologie sviluppate possano trovare significative occasioni di applicazione nell'isola".
"Per la creazione della piattaforma Sardinia Lands, che è open source, è stato utilizzato un modello basato su un set di strumenti (mappe di capacità d'uso del suolo, analisi di dati satellitari, dati storici climatici, bioclimatici e agronomici) che consente di rappresentare la vocazione agricola su ampia scala", ha spiegato Daniela Satta, responsabile scientifica del progetto.
Nello specifico delle metodologie utilizzate, le attività hanno riguardato l'analisi geo-spaziale del territorio attraverso la combinazione di dati pedologici e bioclimatici.
L'obiettivo finale del progetto è lo sviluppo di un sistema di agricoltura sostenibile, che nel concreto si attua attraverso il passaggio a metodi di coltivazione innovativi, l'uso efficiente delle risorse naturali, la sostenibilità delle produzioni.
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