In Toscana le zucchine estive
crescono e si raccolgono a 1.000 metri di altitudine, in
Appennino, quota inconsueta per questa coltivazione. Col troppo
caldo in pianura infatti, spiega il fenomeno la Coldiretti,
aumenta l'altitudine dove si possono coltivare ortaggi
diversamente dal solito. "E' una 'rivoluzione' che offre anche
opportunità di sviluppo e diversificazione agli agricoltori
montani", sottolinea l'associazione. La coltivazione in quota è
stata fatta sulla Montagna Pistoiese, alla Foresta del Teso, da
un'azienda che ha impegnato a fini sperimentali una particella
di terreno. Il risultato è stato positivo.
"L'innalzamento dell'altitudine di coltivazione, a
temperature più miti -spiega Coldiretti Pistoia - è una
'rivoluzione' per alcune colture come le orticole che da sempre
siamo abituati a trovare in pianura. Questa situazione climatica
preoccupante offre al tempo stesso delle opportunità di sviluppo
e diversificazione per gli agricoltori montani. Con le zucchine,
per esempio".
Il sole e le alte temperature di luglio e agosto riducono la
produttività in pianura delle piante di zucchine del 35-40%,
rispetto ad aprile/maggio e settembre, tanto da scoraggiarne la
produzione.
Ma nel fondovalle dove si trova l'azienda agricola ci sono
condizioni perfette per farlo, temperature miti, abbondanza
idrica e ridotto irraggiamento solare.
Per adattare meglio la coltivazione, è stata scelta una
particolare varietà di zucchino che può essere allevata ad
alberello, raggiungendo un'altezza di circa un metro. Questa
forma di allevamento porta importanti vantaggi, la possibilità
di ridurre le distanze tra le piante ottimizzando al massimo le
superfici di coltivazione che in montagna sono poche, mantenendo
la vegetazione ben arieggiata e distante dall'umidità del suolo
che potrebbe provocare l'insorgere di malattie fungine a cui la
coltivazione è particolarmente sensibile.
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