Apre il cantiere per il rilancio
dell'olio extravergine italiano: oggi a Roma si sono riuniti,
nella quasi totalità, i Consorzi di tutela riconosciuti dal
ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle
foreste (Masaf) e che ammontano ad oggi a 24 organismi. Il
confronto per individuare strategie di rilancio e dare vita a
un' alleanza per il rilancio di Dop Igp è stato affrontato con
l' incontro "Olio extravergine d' oliva. Il fattore Ig", presso
il dicastero agricolo al quale è intervenuto il ministro
Francesco Lollobrigida. Al centro del tavolo, promosso da
Origin Italia, quello di investire sul valore delle indicazioni
Geografiche per aiutare e sostenere il comparto che può contare
su 42 Dop e 8 Igp ma che nei primi nove mesi del 2023 vede il
volume delle vendite calare dell'11%. L'incontro ha messo in
particolare in evidenza, sulla base di dati presentati da Ismea,
che l'Italia, con 456 mila tonnellate di consumo interno (8,2
litri pro-capite), è il maggior consumatore di olio extravergine
d'oliva, è il secondo produttore mondiale, con 290 mila
tonnellate prodotte nel 2023 e il secondo esportatore con 359
mila tonnellate nel 2022.
L'analisi ha sottolineato che l'olivicoltura italiana
rappresenta un patrimonio inestimabile a partire dagli oltre
1,16 milioni di ettari a olivo coltivati da 619 mila aziende
agricole di cui il 61% di meno di un ettaro e 4.352 frantoi
attivi. L'analisi, secondo i recenti dati presentati da Ismea,
registra una crescita di valore (+16%) e del prezzo medio
dell'extravergine d'oliva del +30%. Gli analisti segnalano anche
che nel 2023 è sceso l'import (-23%) mentre l'export è
cresciuto del 7% in valore.
"Quella dell'extravergine d'oliva italiano- dichiara il ministro
dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste,
Francesco Lollobrigida nel suo intervento- è un'altra filiera
di grande territorialità, qualità, espressività del nostro made
in Italy. Ha tutte le potenzialità del vino, ma ci stiamo
lavorando, a partire dalla lotta contro il nutriscore e poi dal
Pnrr". "Occorre—commenta- Cesare Baldrighi, presidente di
Origin Italia- realizzare nel comparto dell'olio extravergine
d'oliva quello che è stato fatto per altri settori di successo
della Dop Economy".
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