Ammonta a 43,6 milioni di euro
l'export di piante ornamentali delle aziende del polo vivaistico
pistoiese nel terzo trimestre 2023 (+9% rispetto allo stesso
periodo del 2022). È quanto emerge dall'analisi di Coldiretti
Pistoia sulla base dei dati Istat sulle esportazioni di piante
vive.
A livello cumulato, i primi tre trimestri del 2023 pareggiano
il dato dell'anno precedente, oltre 285 milioni di euro. Una
stabilità in linea con il dato nazionale. "Numeri positivi,
anche se l'aumento del 9% dell'export di piante vive nei mesi
estivi è da tarare - sottolinea in una nota Fabrizio Tesi,
presidente di Coldiretti Pistoia -. I costi di produzione
rimangono a livelli elevati, riducendo i margini. Un
assottigliamento solo in parte compensato dalla capacità delle
imprese pistoiesi di ottenere migliori prezzi per le piante sui
mercati stranieri, grazie alla qualità delle produzioni che
confermano il polo pistoiese eccellenza europea, oltre a
generare circa il 40% dell'export italiano", del settore. "Un
dato confortante, che però non tiene conto delle conseguenze
pesanti per tutta l'agricoltura, ed in particolare per i vivai,
delle alluvioni di inizio novembre - ricorda il presidente di
Coldiretti Pistoia -. Purtroppo tante aziende hanno avuto i
vivai sommersi da acqua, fango e detriti . Pregiudicando
nell'immediato le spedizioni programmate, la cui misura la
vedremo nei prossimi mesi. Occorreranno periodi più lunghi per
verificare le conseguenze e misurare i danni alla produzione di
piante e alla tenuta della clientela delle aziende più
danneggiate". "Una buona notizia, invece, arriva dal Medio
Oriente - osserva Francesco Ciarrocchi, direttore di Coldiretti
Pistoia -. Riapre parzialmente il mercato della Giordania dopo
la chiusura alle importazioni di piante imposta dalle autorità
fitosanitarie di Amman per prevenire eventuali contaminazioni da
xylella, Un mercato interessante per Pistoia che, prima del
blocco, aveva esportato piante vive nel 2017 per oltre 2,8
milioni di euro".
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