"Bene, l'incontro è andato molto bene" ha detto brevemente Lollobrigida entrando nel quartiere di Fieragricola di Verona dopo aver parlato a lungo con i rappresentanti del movimento dei trattori. Per ragioni di sicurezza e di viabilità, ai dimostranti le autorità non avevano consentito agli agricoltori di arrivare in corteo con tutti i trattori, limitando il presidio davanti alla fiera a soli cinque mezzi agricoli.
Il ministro dell'agricoltura ha incontrato i rappresentanti del movimento dei trattori, giunti a manifestare davanti alla Fieragricola di Verona. Lollobrigida ha dialogato con i portavoce del gruppo, annunciando che più tardi, dopo l'inaugurazione della fiera, incontrerà una loro delegazione ristretta. "Non ci devono essere agricoltori contro agricoltori" ha ripetuto più volte, spiegando che il Governo è consapevole delle istanze del settore. Davanti alla fiera si trovano circa 300 manifestanti, mentre la presenza dei trattori è ridotta a meno di una decina di mezzi.
"Senza Made in Italy perdiamo il senso di esistere"
"Dobbiamo proteggere il Made in Italy perché siamo una nazione piccola. Se non difendiamo questo livello di qualità, il giusto prezzo, il giusto reddito dei nostri agricoltori, noi come nazione perdiamo il senso di esistere", ha detto Lollobrigida, all'apertura di Fieragricola a Verona. Per Lollobrigida "il made in Italy è un sistema ampio che ci siamo conquistati con la nostra storia, con la nostra cultura, con millenni di contaminazioni anche di altre culture, che abbiamo saputo mettere insieme e offrire al resto del mondo".
"Battaglia sulla carne fatta per voi"
"Siamo andati in Europa sostenendo esattamente le vostre posizioni, perchè anche l'ultima Pac, che ci siamo trovati, mette le aziende in condizione di non farcela più. La battaglia sulla carne coltivata, ad esempio, l'abbiamo fatta come Governo, ma nel nome degli agricoltori, italiani", ha detto Lollobrigida, parlando con un gruppo di manifestanti degli agricoltori giunti a Verona per protestare contro la marginalizzazione del settore. "Ci avevano detto - ha aggiunto - che saremmo rimasti soli in Europa, e invece 14 nazioni ci hanno seguito". "L'agricoltura - ha aggiunto il ministro - era stata marginalizzata, adesso finalmente se ne parla un po' di più, con il nostro Governo è tornata ad essere più centrale. La presidente Meloni è stata chiara in Parlamento rispetto all'impegno che l'esecutivo sta mettendo sul piano interno per proteggere quello che è rimasto di questo mondo". Lollobrigida ha ricordato come negli ultimi 10 anni l'Europa abbia perso il 24% delle imprese agricole, mentre i costi di produzione sono cresciuti del 22%, ed il valore solo del 15%: "c'è quindi un 7% che ricade nell'anello più debole della catena, la produzione" ha insistito Lollobrigida. "In Europa - ha sottolineato - era passato un modello che metteva la sostenibilità ambientale in contrasto con la sostenibilità economica e di reddito. Quello che voi denunciate - ha detto ai manifestanti - è quello che denuncia tutto il modo agricolo italiano. Per me dal primo all'ultimo degli in Italia ha il diritto di esprimere le proprie posizioni. Non entro nelle dinamiche tra le diverse associazioni, tra le diverse rappresentanze. Alcune di queste battaglie se le conduciamo insieme le possiamo vincere".
"Importazioni non siano a danno della nostra produzione"
"Le importazioni devono essere controllate tutte, perché non ci può essere importazione a danno della nostra produzione, dell'entità dei prezzi e della distribuzione del valore all'interno della filiera. Queste sono le regole che ci dobbiamo imporre per mettere in condizione tutti di avere serenità". Il governo, secondo Lollobrigida può "mettere in condizione gli imprenditori di non fare investimenti a perdere, di essere sicuri, di promuovere i loro prodotti, di difendere le nostre produzioni perché possano essere competitive con quelle degli altri, per quello aumentiamo i controlli. Quindi ripensare questo tipo di modello, ricominciare a sviluppare un'azione di sostegno ora, per mettere in condizione l'agricoltore di essere libero, non agganciato a sussidi, libero di creare ricchezza e lavoro - ha concluso - che è quello che gli agricoltori chiedono".
"Non togliere gli agrofarmaci senza alternative"
"Siamo tutti d'accordo che la sostenibilità ambientale vada ricercata nelle nuove tecnologie, nelle nuove macchine, che l'Italia produce meglio di altri, abbattendo il consumo di acqua, abbattendo il consumo degli agrofarmaci. Ma non si può dire 'cancella le medicine' se non hai trovato cure alternative per mantenere inalterata la produzione. È una scelta ideologica, non è una scelta che porta alla tutela del sistema, e porta alla desertificazione di interi territori", ha concluso Lollobrigida.
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