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Cavalli a fine corsa, al via protocollo di valorizzazione

Cavalli a fine corsa, al via protocollo di valorizzazione

Saranno addestrati per attività sportive, terapeutiche e sociali

ROMA, 25 maggio 2024, 18:23

Redazione ANSA

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Cavalli a fine corsa, al via protocollo di valorizzazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

 - ROMA - Valorizzare i cavalli da corsa a fine carriera: è questo lo scopo del progetto "Oltre l'ostacolo del fine carriera" presentato a Roma, nell'ambito del concorso ippico di Piazza di Siena. L'iniziativa, formalizzata dal ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) e dalla Federazione italiana sport equestri (Fise) con un protocollo d'intesa, intende dare un futuro ai cavalli da corsa che hanno terminato la loro attività agonistica in pista e offrirgli "una nuova vita" in attività sportive, sociali o terapeutiche.


    Il progetto intende "recuperare i cavalli che hanno corso al trotto e all'ippica dopo che finiscono la carriera agonistica, quindi mette al centro il benessere animale", dichiara il sottosegretario del Masaf Patrizio La Pietra. L'obiettivo, prosegue, è "dare a questi atleti la possibilità di poter avere, diciamo, una seconda vita". Saranno portati a un centro della Federazione Italiana Sport Equestri e a questo fine sono previsti un bando e una graduatoria. I cavalli-verranno visitati, si verificherà la loro idoneità fisica, quindi saranno addestrati e inseriti"in eventuali attività sportive come il polo, il cross o altre attività, sempre sotto la responsabilità della Fise, oppure in attività terapeutiche come ad esempio pensiamo all'ippoterapia a qualsiasi tipo che vada in questa direzione di attività sociali", aggiunge il sottosegretario.


    "Questi cavalli - conclude - una volta ritenuti idonei, saranno dati ad associazioni sportive che ne cureranno il mantenimento a tutti gli effetti e saranno loro a essere responsabili. Tutto questo, chiaramente, in questo progetto senza costi relativi al passaggio di proprietà, di identificazione". Obiettivo del progetto, conclude, è capire "come allargare il più possibile questa possibilità, anche per impedire che i cavalli possano poi essere mandati in direzione certe volte anche non legali". (ANSA=
   

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