/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sardegna, stop alla targhetta identificativa per le pecore, si passa al tatuaggio

Sardegna, stop alla targhetta identificativa per le pecore, si passa al tatuaggio

Coldiretti esulta, 'risultato storico per gli allevatori'

CAGLIARI, 10 luglio 2024, 11:19

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Arriva "un risultato storico" per gli allevatori ovini e caprini sardi. Niente più targhette per identificare i capi ovini e caprini, che saranno riconoscibili grazie a un tatuaggio. È stato finalmente riconosciuto come metodo ufficiale quello che chiedeva Coldiretti Sardegna da tempo. Si chiude definitivamente così l'era delle deroghe e gli allevatori sardi ovicaprini potranno, dunque, utilizzare il tatuaggio (insieme al bolo ruminale già obbligatorio).

 "Siamo soddisfatti che si sia arrivati a questo importante risultato anche se giunge con un po' troppo ritardo. Finalmente sono state ascoltate le nostre richieste e quelle dei tanti allevatori che attendevano ogni volta le deroghe. Adesso si volta pagina - sottolinea Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna - abbiamo sempre creduto che l'applicazione del tatuaggio fosse il metodo migliore perché più sicuro per gli animali evitando la perdita delle targhette che molto spesso creano danni e lesioni durante il pascolo". Sulla stessa alinea il direttore regionale, Luca Saba: "dopo una lunga serie di incontri in cui abbiamo sollecitato la risoluzione di questo problema finalmente arriva questo risultato - sottolinea - l'applicazione del tatuaggio risponde meglio alle esigenze di lavoro delle aziende sarde di allevamento essendo un metodo consolidato nel tempo e sicuro".

 Il tatuaggio, apposto sul padiglione auricolare, preferibilmente il sinistro, deve riportare il codice di identificazione chiaramente visibile, leggibile e indelebile, in modo da garantire costantemente una lettura corretta del codice stesso.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza