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Assica, aiutare settore salumeria messo a dura prova da peste suina e costi

Assica, aiutare settore salumeria messo a dura prova da peste suina e costi

Beretta, ridurre Iva per non pesare sulle tasche dei consumatori

ROMA, 03 settembre 2024, 16:30

Redazione ANSA

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 - Il settore della salumeria "è messo a dura prova dalla peste suina (Psa) e dall'aumento dei costi di produzione. Sta affrontando una grossa sfida, che rischia di compromettere la tenuta economica delle aziende e un numero importante di posti di lavoro dell'intera filiera. Servono urgentemente risorse straordinarie per finanziare interventi strutturali e ristabilire le normali condizioni di mercato restituendo una sana competitività alle aziende." Così il presidente di Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi), Lorenzo Beretta, incalza il governo in vista della prossima legge di bilancio. Il settore dei salumi italiani perde da gennaio 2022 ogni mese 20 milioni di euro di export a causa della presenza della Psa sul suolo nazionale, situazione che ha indotto numerosi Paesi terzi a bloccare le importazioni dei nostri prodotti in via precauzionale.


    La Psa e la sua evoluzione con contagi sempre più frequenti, prima nei cinghiali e ora anche nei suini domestici, ha inoltre innescato una spirale stringente che ha spinto e continua a spingere i prezzi della materia prima nazionale (indispensabile per la produzione dei salumi Dop del nostro Paese) verso l'alto, a livelli mai visti fino ad ora.

"La prima e più urgente misura è un'adeguata dotazione finanziaria per il commissario straordinario alla Psa", prosegue Beretta. nel chiedere un intervento del governo sull'IVA del settore salumi, azzerandola o almeno portandola dal 10 al 4 percento. Secondo Beretta "sarebbe un onere in meno per il consumatore e una possibile spinta ai consumi di prodotti simbolo della nostra tradizione gastronomica. Se si è potuta ridurre l'IVA per sostenere l'ippica, con altrettanta ragionevolezza tale misura dovrebbe essere presa in considerazione anche per il settore salumi a tutto vantaggio anzitutto delle tasche dei consumatori e auspicabilmente delle produzioni della filiera".

E "un credito di imposta a supporto degli investimenti fatti per l'export sarebbe una misura estremamente efficace e utile a sostenere gli interventi in sviluppo" conclude il presidente degli Industriali delle carni e dei salumi.
   

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