/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Le olive in salamoia alzano i ricavi del 20%

Le olive in salamoia alzano i ricavi del 20%

In Toscana diversificazione per garantire redditività olivicola

PISTOIA, 08 novembre 2024, 12:57

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Diversificare la produzione per garantire la redditività all'olivicoltura. È questo l'obiettivo degli olivicoltori toscani dopo "la sorprendente campagna olivicola-olearia 2024", - spiega Coldiretti Pistoia, che nel pistoiese, e in Toscana, ha visto una produzione elevata di olive, accompagnata però una bassa resa. "È l'ennesima conferma - sostiene l'associazione agricola - di come la redditività per i produttori di olio ed olive sia sempre in bilico. Per rendere sostenibili i nostri uliveti occorre innovare. La diversificazione anche nella produzione di olive in salamoia, che si affianca a quella di extravergine, è una delle strade da percorrere sia per dare redditività ad una coltura che incarna la toscanità, sia per il mantenimento di un paesaggio che è un valore ecologico e patrimonio di bellezza che porta milioni di turisti nelle nostre campagne".
    "Per questo - afferma Tiziano Baioli, olivicoltore della rete Coldiretti e presidente della sezione di Larciano - da qualche anno ho deciso di conferire parte del mio raccolto di olive di leccino ad un'agroindustria della nostra zona, che mi garantisce diversificazione produttiva e un buon margine di guadagno".
    L'azienda dove Baioli conferisce le olive leccino, le uniche 'toscane' adatte alla salamoia, è un gigante dell'agroindustria, la Neri di Lamporecchio specializzata in 'sottoli' dal 1947.
    "Da qualche anno - spiega Alessio Baronti, ad della Neri Industria Alimentare - abbiamo deciso di allargare la nostra produzione anche alle olive in salamoia e stiamo potenziando molto la filiera toscana. Quest'anno abbiamo ricevuto conferimenti per 5.000 quintali di leccino, un salto enorme rispetto alla media degli anni scorsi di 1.500 quintali".
    Le olive conferite devono avere un calibro idoneo ad essere lavorate, almeno 14 millimetri. "La linea toscana - spiega Baronti - riusciamo a venderla all'estero ad un prezzo di circa il 20% in più rispetto alle olive di altra provenienza. La produzione toscana paga, per questo stiamo valutando di incrementare la nostra capacità produttiva".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza