Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con #Peschiamoilfuturo
Intesa raggiunta a tarda notte,
poco dopo le due, dai ministri della pesca dell'Unione europea
sulle possibilità di pesca nelle acque dell'Ue nell'Atlantico,
nel Mediterraneo e nel Mare del Nord per il 2025. Un accordo
unanime che è arrivato dopo due giornate di intensi negoziati al
Consiglio Agrifish a Bruxelles segnate dalle richieste di
Italia, Francia e Spagna di tutelare le proprie marinerie e
limitare il taglio dei giorni di pesca nel Mediterraneo proposto
dalla Commissione europea alla fine di novembre.
Una nota del Consiglio spiega che per quanto riguarda il
Mediterraneo occidentale, i ministri - andando incontro alle
richieste delle tre capitali - hanno concordato di ridurre gli
sforzi di pesca dei pescherecci a strascico del 66% nelle acque
spagnole e francesi, per quelle italiane la riduzione è del 38%
a tutela degli stock demersali, considerando anche l'impatto
socioeconomico sulle flotte. Per incoraggiare le pratiche
sostenibili i ministri hanno deciso di continuare a utilizzare
un meccanismo di compensazione assegnando giorni aggiuntivi ai
pescherecci a strascico che optano per attrezzi più selettivi o
che sono coperti da una misura di conservazione nazionale.
Per l'Atlantico e il Mare del Nord, sono stati aumentati i
limiti di cattura per
rombo giallo (23%) e rane pescatrici (17%) nelle acque
dell'Atlantico iberico, sogliola nel Golfo di Biscaglia (1%),
scampo nel Golfo di Biscaglia meridionale e nel Mar Cantabrico
(134%). Ridotti invece i limiti del merluzzo nel Kattegat del
17%, l'orata rossa nelle acque iberiche del 62%; scampo nel
Golfo di Biscaglia: 39% e sogliola del 36%. Nel Mar Nero,
infine, il Consiglio ha deciso di aumentare il quote del 3,85%
rispetto al 2024 nel caso del rombo chiodato, che include un
riporto della quota di rombo chiodato dell'UE non utilizzata dal
2023. Ha inoltre deciso di mantenere il periodo di chiusura
della pesca del rombo dal 15 aprile al 15 giugno. Una volta
adottati, i regolamenti si applicheranno a partire dal 1°
gennaio 2025.
In collaborazione con #Peschiamoilfuturo
Ultima ora