Sono gli italiani a dichiararsi i più ‘filoputiniani’ d’Europa: quasi uno su tre, il 27%, ritiene che la stessa Ue e gli Usa, con l’Ucraina, siano i maggiori responsabili dello scoppio del conflitto, più degli altri paesi europei (lo pensano il 20% dei tedeschi e un 5% degli inglesi). Il 35% imputa a noi anche il principale ostacolo per arrivare alla cessazione delle ostilità. È quanto emerge dal Rapporto Coop 2022, sui consumi e gli stili di vita degli italiani, presentato oggi a Milano. Sebbene il 37% degli intervistati si dichiari favorevole a mantenere una posizione comune con gli altri paesi Nato, un 26% crede sia necessario assumere una posizione autonoma. Se nel 2021 il valore dell’interscambio commerciale tra Italia e Russia si attestava a 25 miliardi di euro, (+12% rispetto al 2017) e gli investimenti diretti degli italiani in Russia ammontavano a 11,5 miliardi, nell’anno in corso la bilancia commerciale pende ancor più a favore della Russia: aumentano del 142% le importazioni mentre calano del 18% le esportazioni. Secondo le stime del centro studi Coop, in generale, la democrazia è sempre più a rischio: il 40% del Pil globale arriva da Paesi non liberi.
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Coop