ROMA - Dietro il marchio a fuoco del Consorzio del Prosciutto San Daniele una produzione made in Italy sempre più in linea con l'alimentazione moderna e la crescente attenzione dei consumatori per la salute a tavola. "In dieci anni - ha annunciato Giuseppe Villani, presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele in incontro stampa a Roma - abbiamo tagliato del 30% l'uso del sale, a conferma della vocazione formativa del Consorzio che raggruppa 31 stabilimenti produttivi, perlopiù aziende artigianali. Una scelta in linea con le esigenze nutrizionali moderne che fa del San Daniele Dop - ha detto il presidente che è anche un produttore di salumi - una dei prodotti più dolci sul mercato". Nell'ambito di una alimentazione sana ed equilibrata, ricorda il Consorzio, "è importante assumere quotidianamente una corretta quota di lipidi e il Prosciutto di San Daniele fornisce la giusta dose di grassi saturi e insaturi necessari per il fabbisogno energetico".
Inoltre, il distretto produttivo friulano si caratterizza per la sostenibilità ambientale. "Il prosciutto San Daniele è un prodotto naturale, artigianale e amico - ha concluso Villani - di un ambiente straordinario, come dimostra la qualità delle acque del Tagliamento, grazie alla raccolta manuale del sale in eccesso e un sistema di depurazione delle acque reflue".
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