Non scherzano gli italiani quando mangiano pesce: il 76% vuole essere informato e garantito della sua qualità e sono disposti a pagare anche qualcosa in più per essere certi che il prodotto è stato pescato o allevato nel rispetto dell’ambiente e dei criteri nutrizionali.
E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato da Unioncamere che fotografa un mercato sempre più attento e consapevole. Si scopre così che l’82% degli italiani ritiene ‘’molto importante’’ che i prodotti ittici freschi, molluschi, crostacei e pesci di acqua salata e dolce, siano certificati nella qualità dal Ministero delle Politiche agricole, ma anche che il 30% non comprende le informazioni dell’etichetta sui prodotti e a volte non la trova. Fondamentale poi, per il 60% dei consumatori, è che nei menù dei ristoranti sia specificato se i prodotti ittici utilizzati provengano da allevamenti o da catture.
Quanto ai consumi, nella dieta degli italiani il pesce è presente almeno una volta a settimana (36% degli intervistati) e per il 12% anche due volte a settimana. E’ solo il 26% a consumarlo ogni due settimane e il restante 26% una volta al mese o meno. Il 67% degli italiani preferisce acquistare pesce fresco, il 42% in pescheria, il 36% al supermercato, il 18% al mercato rionale e solo il 4% direttamente dal pescatore.
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